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Ricette, commenti,fatti di vita, viaggi, cinema, tv un po' così come capita ma prometto di scrivere con sincerità, entusiasmo e un poco di ingenuità tanto quanto basta. La noia è bandita, allacciate le cinture, siamo pronti al decollo

Le Nebbie di Avalon: il Sogno di Morgana la Fata

Ieri sera ho finito la lettura del libro che credo mi abbia maggiormente segnata tra tutti quelli, e sono tantissimi, che io abbia mai letto.
Le nebbie di Avalon
Non voglio cadere nel banale ma anche il titolo è molto evocativo soprattutto se si vive in una località dove le nebbie sono di casa e conosci benissimo la sensazione che l’attraversale ti procura.
Scriverne è un po’ come compiere un piccolo sacrilegio in quel mondo magico che entra dentro di te a poco a poco mentre leggi e che si impossessa totalmente di tutti i tuoi sensi con la forza e il fascino di Morgana.
La sua autrice, Marion Zimmer Bradley, ha avuto la capacità di utilizzare una scrittura leggera eppure incisiva, facile alla lettura ma che scava nel profondo, con concetti semplici ma che ad un’attenta interpretazione si sono stampati a chiare lettere nella mia parte più sensibile.
La leggenda di re Artù di Britannia è raccontata attraverso la vita di Morgana la Fata,di tutte le sue evoluzioni di vissuto.
Lo scorrere della storia è visto dagli occhi profondi,saggi e caparbi di una donna, prima ancora di una bambina e poi di una spregiudicata maga, sacerdotessa, incarnazione della Dea, Morgana in tutta la complessità che solo un universo femminile può avere.
La lotta tra il cosiddetto bene e il male è rappresentata in modo ambivalente; da una parte le guerre tra i barbari Sassoni e i seguaci di Artù il portatore della pace e dall’altra il contrasto sempre maggiore tra la religione pagana della Dea e il nuovo culto che si fa man mano strada diventando preponderante, il cristianesimo.
La Dea, la signora dei sensi e della terra, l’istruzione dei druidi e delle vergini iniziate al sacerdozio, il culto delle stagioni e dei frutti tutto questo nella terra in parte nel nostro mondo ed in parte in un parallelo magico, dove l’ingresso è rappresentato dal lago colmo di nebbia, dove occorre essere traghettati da una barca chiamata con l’invocazione, il mondo di Avalon.
Cristo il portatore del sacrificio, della rinuncia e del castigo l’accesso al culto solo attraverso il pentimento e la penitenza, la nuova religione monoteista che avanza e travolge e stravolge cancellando il mistero dei fuochi di Beltane dove l’incarnazione della Dea ogni anno consacrava il Re cervo con le nozze sacre che portavano al regno prima magico, di Avalon e poi ancora terreno.
Artù, incoronato re in Avalon dall’unione incestuosa con la sorellastra Morgana nelle vesti della Dea.
Ginevra fanciulla bellissima e fragile, totalmente annebbiata dal senso del peccato che crescere in un convento le ha fruttato, innamorata al primo sguardo di Lancillotto, sottomessa figlia promessa dal padre ad Artù prima e moglie combattuta tra senso del dovere, amore fraterno per il marito, amore passionale per Lancillotto e paura, codardia terrore di infrangere le regole di questo Dio così spietato raccontato dai preti, poi.
Lancillotto sempre descritto come cavaliere senza macchia e senza paura forte e deciso nella battaglia e con i compagni d’armi in realtà uomo debole perso e combattuto tra l’amore per Ginevra, l’amore per Artù, la paura dell’amore per Morgana e il senso del dovere per Elaine che l’ha ottenuto grazie alla magia.
Mordred figlio concepito durante le nozze sacre tra Morgana e Artù cresciuto lontano dai genitori e istigato alla vendetta e all’odio.
Taliesin meglio conosciuto come Merlino figura stranamente marginale in questa storia Druido, Bardo, Mago e soprattutto portavoce della Dea, mediatore tra vecchio culto pagano e cristianesimo, diplomatico tra riti propiziatori e messe cantate
Kevin successore di Merlino storpio eppure bellissimo durante l’utilizzo della sua arma magica, l’arpa che suona come nessun essere vivente aveva mai saputo fare, vittima della passione e della voglia di protagonismo in un mondo dove tutto è bianco o nero e la sola nebbia concessa è quella di Avalon
E poi ultime ma prime sulla scena le donne da cui tutto ha avuto inizio.
Igrane madre di Morgana e Artù, sorella di Viviana la prima Signora del Lago che tutto ha predisposto e costruito e di Morgause la regina cattiva delle favole-.
I sentimenti, l’amore, l’odio, il sacrificio, la rinuncia, il peccato e la codardia, tutto si intreccia insieme all’orgoglio e al dovere e diritto di Morgana di continuare la discendenza della Dea.
Il mistero del Santo Graal, Excalibur, il fodero fatato, le cattedrali e la Sacra Spina.
Per me un’unica conclusione: la Dea ha il volto di una vergine, di una fanciulla o di una peccatrice, il cristo ha il volto dei preti manovratori e stolti ma la discendenza della Dea si può trovare anche nel culto cristiano nelle vesti di una Santa e dove tutto sembra svanire in realtà inizia solo una nuova era.

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